La storia di Ennio comincia tanti anni fa. Tante cose sono cambiate da allora, ma una è rimasta sempre la stessa: la ricetta del Parmigiano Reggiano.

Latte, caglio e sale.

Basta. Nient’altro. Niente additivi, niente aromi, solo tre naturali e semplici ingredienti. Ennio ne ha sempre aggiunto un quarto, quello che fa la differenza: la grande passione per quello che fa.

Ennio si alza tutte le mattine alle 5 per andare a mungere le mucche. Ennio mi portava sempre con lui nel trattore a fare i fieni. Ennio va a "fare i balloni di fieno" a mezzanotte per evitare che il foraggio si bagni per dare il meglio alle mucche.

E Ennio da chi ha imparato a fare tutto questo? Da suo papà, Medardo. Perchè si, Ennio voleva fare il lavoro di suo papà. Una storia di generazioni che si tramandano non solo un mestiere, ma una vera e propria missione.

Natura e uomo. Quando si trova la giusta armonia si creano i capolavori come il Parmigiano Reggiano.

Ennio si raccomanda sempre di mangiarlo a scaglie: infilare il coltello solo un paio di cm per poi staccare la scaglia, così che segua la naturale struttura a grani di questo formaggio. In questo modo le caratteristiche organolettiche rimaranno intatte.

“Se lo tagli ha un altro gusto!”